“Finalmente ci rincontriamo, caro Jefferson”. Nella sua vita, si è imbattuto più volte in quel nome, che è diventata una vera e propria ossessione e ora è di nuovo lì, davanti a lui, stampato sull’etichetta di una bottiglia di “amaro importante”, che secondo la leggenda sarebbe stato elaborato da un naufrago americano in Italia, capace di selezionare in tutta la Calabria agrumi come bergamotto e arance, spezie ed erbe aromatiche come rosmarino e origano. Però, mentre guarda quella figura di uomo col cilindro, lui invece pensa a Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti, quello che ha spianato una collina per costruirci una villa con piantagione in cui fare lavorare i suoi 600 schiavi, perché anche se aveva scritto che tutti gli uomini erano creati uguali, in realtà pensava che gli afroamericani fossero leggermente inferiori ai bianchi e quindi, dai, alla fine che saranno mai 600 schiavi. Pensa che quando era piccolo, guardava i Jefferson in televisione e non capiva perché il proprietario della lavanderia fosse così incazzato ma poi, a un certo punto, aveva cominciato a capire che le sue ragioni in fondo le aveva e che Roxie Roker, che poi è la madre di Lenny Kravitz, era una sorta di passaggio spazio-temporale per i telefilm, visto che era comparsa in Love Boat e nella Signora in Giallo ed era stata anche la suocera di Lisa Bonet, cioè la moglie di Lenny Kravitz per tipo 6 anni, cioè Denise dei Robinson, quella serie con Bill Cosby, che lì faceva il padre di famiglia tutto pucci-pucci e invece nella vita reale narcotizzava e violentava le ragazze. Thomas Jefferson, tra l’altro, pare abbia inventato un rullo cifrato e modificato un poligrafo che ti permetteva di scrivere tipo due lettere contemporaneamente.

“Ma lo bevi o lo guardi solo?”, gli chiede a un certo punto la barista, che nel frattempo gli ha scattato qualcosa come 13 foto col cellulare per confrontarle e trovare le differenze.

“Sai quanti posti si chiamano Jefferson, solo negli Stati Uniti?”, risponde lui, senza alzare lo sguardo.

“No – sospira lei – quanti?”

“Almeno 35.”

FINE